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© 2023 Polizia Locale Menfi

I PRODOTTI DELLA NOSTRA TERRA

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MERCATO DEGLI AGRICOLTORI

Ha sede a Menfi, presso la Fondazione Inycon, dove oltre 20 operatori espongono frutta e ortaggi di stagione, formaggi, ma anche miele e conserve provenienti dalle proprie aziende.

 

Promotori del mercato sono l’Unione dei Comuni delle Terre Sicane (Menfi, Montevago, Sambuca di Sicilia e Santa Margherita di Belìce) e la SOAT di Menfi dell’Assessorato delle Risorse Agricole e Alimentari, insieme ad una partnership territoriale composta da Coldiretti, CIA, Confagricoltura, Consorzio di Tutela della Vastedda della Valle del Belice, Strada del Vino Terre Sicane, GAL Terre del Gattopardo, Slow Food e Associazione Regionale Allevatori di Agrigento.

 

Finalità del mercato: accorciare la filiera, garantire una maggiore redditività ai produttori e dare garanzie di qualità e minori costi ai consumatori.

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D.O.C.

Negli anni cinquanta, un gruppo di viticoltori di Menfi ha creato Cantine Settesoli, azienda cooperativa allo scopo di coordinare, qualificare e promuovere il patrimonio eno-tecnologico del comprensorio menfitano.

 

Nel 1995 il vino di Menfi ha ottenuto il riconoscimento della DOC (Denominazione di Origine Controllata).

 

Si tratta di una DOC innovativa nel panorama nazionale perché è nata dopo un lungo lavoro di studio dei vitigni e del territorio condotto dall’Istituto Regionale Vite e Vino di Palermo in collaborazione con l’Università di Milano e l’Istituto Agrario Provinciale di San Michele all’Adige. A seguito di questo complesso studio sono stati selezionati i territori e i microclimi più adatti per la produzione del vino DOC.

 

l territorio delle Terre Sicane, a tradizione viticola ed enologica, è ricco di arte, bellezze paesaggistiche ed al tempo stesso prodigo di prodotti di indiscussa qualità e tipicità, come la Vastedda, i carciofi, i meloni d'inverno, l'olio extravergine d'oliva, il pesce mediterraneo, le conserve. E poi il ficodindia, "Ficodindia di S. Margherita di Belice", la cui coltivazione in questa zona vanta tradizioni antichissime, un frutto che attrae alla vista e delizia al gusto.

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MELONE

In Sicilia il melone d'inverno (a buccia gialla e verde) fu introdotto dagli ebrei, quando arrivarono con i Romani, ma la sua diffusione fu opera degli arabi, che ne conoscevano la tecnica di coltivazione.

 

Il suo nome deriva dal fatto che i frutti, nonostante raccolti nel periodo compreso tra luglio e settembre, possono essere conservati fino all’inverno. A Menfi vengono coltivati circa 150 ettari di melone giallo in coltura irrigua.

 

Questo frutto che contiene delle sostanze capaci di curare determinate patologie, produce anche effetti salutistici: favorisce l’eliminazione delle tossine, azione depurativa e diuretica, anticoagulante, antireumatica.

 

Ottimo come antipasto, come frutto dopo i pasti.

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IL CARCIOFO

Menfi è una delle zone più vocate in Italia per la produzione del carciofo.

 

La coltura riveste una superficie di oltre 700 ettari ed è una delle voci più importanti dell’economia.

 

La specialità del luogo è il carciofo spinoso violetto siciliano, presente a Menfi da circa un secolo, cresce da novembre ad aprile ed è un carciofo di dimensioni piccole, ma profumato e gustoso, ottimo per essere consumato crudo, ma eccellente anche conservato.

 

Nello stesso periodo cresce anche il violetto di Provenza altro carciofo di piccole dimensioni e dal colorito violaceo. Da febbraio a maggio crescono altre due varietà di carciofo: il romanesco (ampio e senza punte) e il violetto di Toscana.

 

Il carciofo è da secoli considerato una pianta officinale. Oltre alla fibra, vitamine, sali minerali contiene sostanze capaci di prevenire o curare certe patologie, come il colesterolo grazie ai composti fenolici.

 

La cinarina ha un’azione efficace nelle lesioni epatiche e renali, favorisce la secrezione biliare, la diuresi e facilita l’eliminazione della colesterina.

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LA PECORA DELLA VALLE DEL BELÌCE

La pecora della “Valle del Belice” ha una spiccata attitudine alla produzione del latte; nasce da un incrocio tra le razze siciliane “Pinzirita” e “Comisana” con la razza Sarda.

 

Probabilmente furono i Saraceni ad introdurla dopo le predazioni avvenute in vaste aree del Mediterraneo, tra cui anche la Sardegna.

 

Sono circa 60.000 i capi allevati prevalentemente nei territori di Menfi, Santa Margherita di Belice, Montevago, Sambuca di Sicilia, Contessa Entellina, Caltabellotta e Sciacca.

 

L’opera di selezione condotta nel corso dei secoli dagli allevatori ha consentito di raggiungere prestazioni produttive di alto livello, che consentono a questa pecora di essere inserita a pieno titolo tra le migliori razze ovine d’Italia per il latte.

 

LA VASTEDDA

La Vastedda del Belice è un formaggio a pasta filata, modellato a mano, facilmente riconoscibile grazie alla forma piccola e delicata, simile al pane contadino; infatti il termine vastedda è usato da molti siciliani per evocare il pane. Questo formaggio, unico in Europa nel suo genere, ottenuto dal latte della pecora allevata nella “Valle del Belice”, è prodotto con un particolare metodo di lavorazione che consiste nel filare una pasta leggermente acida, ottenuta nei mesi estivi, durante i quali non si produce, di norma, altro tipo di formaggio.

Solo in estate, infatti, il latte delle pecore della “Valle del Belice” diviene più ricco degli intensi aromi e di quei componenti che ne consentono il tipico procedimento di lavorazione: una antichissima tradizione ereditata e costruita dai Maestri Casari della Valle.

 

La Vastedda è un prodotto che va consumato fresco, subito dopo la caseificazione.

 

In Italia non sono noti altri formaggi ottenuti con questo tipo di procedimento artigianale e per tale originalità è stato attribuito alla Vastedda della Valle del Belice il riconoscimento della D.O.P. (Denominazione di Origine Protetta).

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L'OLIO EXTRAVERGINE D'OLIVA

L'olivo, in ordine d’importanza è la terza coltura più redditizia nell'area Terre Sicane, dopo la vite e il carciofo e ricopre una superficie di circa 850 ettari.

 

La sua coltivazione è indirizzata prevalentemente alla produzione di olio.

 

Gli alberi sono prevalentemente molto vecchi ed è uno spettacolo della natura ammirare le forme nodose e contorte di questi alberi centenari.

 

Nel territorio di Menfi le varietà di olive coltivate sono soprattutto biancolilla (80%), la nocellara del Belice (che è una varietà autoctona) e la cerasuola.

 

L'olio prodotto, per la gran parte dei casi, è il risultato di una miscela naturale delle tre cultivar citate.

 

Le produzioni oleicole di questo territorio rientrano nell'ambito della D.O.P. "Val di Mazara", che disciplina rigidamente il processo di produzione.

 

L'elevata qualità delle produzioni locali è testimoniata anche dai numerosi premi attribuiti agli oli della zona, in occasione di concorsi e manifestazioni a carattere nazionale ed internazionale (Sol di Verona, ecc..).

 

L'olio extravergine d'oliva prodotto nelle Terre Sicane si può trovare in commercio tutto l'anno confezionato in bottiglie da 0,75 1 e contenitori da 15.

 

L'olio è il componente principale di tutti i condimenti della cucina mediterranea.

 

Un filo d'olio è una semplice espressione che si ritrova in tutte le ricette della cucina siciliana.

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FICODINDIA

Il frutto del ficodindia è una bacca di forma ovoidale apprezzato dai consumatori per lo spiccato gusto esotico.

 

Esistono tre varietà: la gialla, detta sulfarina, la rossa o sanguigna e la bianca, chiamata anche muscaredda che hanno gusti sensibilmente differenti tra loro.

 

La varietà più diffusa è la gialla, poiché più resistente alle avversità climatiche.

 

Ciascuna varietà può dare origine, in relazione al tipo di pratica colturale adottata, a due tipologie di ficodindia: il frutto che matura ad agosto, detto agostino ed uno ad ottobre, detto bastardone; quest'ultimo è ottenuto attuando la pratica colturale della scozzolatura con la quale si riesce, attraverso un diradamento dei piccoli frutti, ad ottenere frutti più grossi.

 

Il ficodindia, dato il suo contenuto in zuccheri ed amminoacidi, favorisce la diuresi ed è indicato dai medici per la terapia delle funzioni renali.

 

Questo frutto si inserisce egregiamente nella dieta mediterranea.

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