L’Istituzione Federico II
costituita alla fine del '95, é preposta a diffondere la cultura,
esaudire i bisogni del sapere, incoraggiare lo spirito di tolleranza,
contribuire alla crescita della sensibilità artistica e creativa
dell'uomo, coordinare le iniziative che contribuiscono allo sviluppo
delle Comunità.
E' intestata a Federico
II di Svevia in omaggio al Grande Imperatore-Re di Sicilia che,
disponendo nel 1239 la costruzione della Torre sul preesistente casale
arabo e raccogliendovi attorno le piccole comunità sparse sul territorio
(dal Carbo = Wadì-al-Quawàrib, al Belìce = greco Hypsas, arabo Bilìch), costituì il primo vero nucleo comunitario di Burgiomillusio (Borgo ubertoso, ricco d'acqua).
L'odierna denominazione
di Menfi venne decretata l'11 agosto 1813 da Ferdinando III per
derivazione da Terra di Menphis, già attribuita da Carlo II il 5 maggio
1683. L'Istituzione dispone di una propria Corale Polifonica composta da
appassionati musicofili volontari d'ogni età, che diffonde la cultura
dell'armonia canora presso le Comunità del Mondo.
La Biblioteca
La Biblioteca nasce dall'accorpamento della Parrocchiale San Giovanni e della Comunale Dr.Santi Bivona.
Il patrimonio librario
circolante é di oltre 40.000 volumi modernamente catalogati, oltre al
fondo antico ed ai manoscritti. Una moderna videoteca integra i percorsi
di utilizzo scolare, mentre sta per essere messa in funzione una
mediateca.
La Sezione Ragazzi é destinata agli approfondimenti e alla narrativa ludica dei giovanissimi.
L'Emeroteca fornisce i
quotidiani, le riviste mensili ed i quindicinali specializzati, i
Bollettini nazionali, regionali ed europei.
L'archivio storico del Comune, ordinato in catalogato, custodisce documenti di ricerca risalenti alla fine del Settecento.
L'intero servizio di ricerca bibliografica informatizzato, é integrato dai percorsi via Internet.
I cittadini, gli studenti e gli Istituti scolastici possono proporre desiderata di nuove acquisizioni librarie.
Le caratteristiche
dell'impasto delle argille delle vinarie sembrano confermare la
provenienza campana dei vari contenitori. Le anfore romane sono piene di
lische di pesci diversi, probabilmente resti di allex, prodotto ultimo
derivato dal filtraggio della salsa di pesce, garum di vario tipo: di
tonno, di sarde, di crostacei. Le lische all'interno di più anfore
"vinarie-italiche" fanno ipotizzare che si possa trattare di contenitori
riutilizzati in un carico, forse di ritorno dal Nord Africa, in seguito
all'esportazione del vino campano. L'ipotesi sembra confortata dalla
varietà dei tipi presenti nel carico, dalla presenza di un graffito
all'apparenza punico sul corpo di un'anfora romana e dall'associazione
delle "vinarie" con anfore di trazione punica, facilmente realizzabile
in un porto siciliano o del Nord Africa.
Un'olla di piombo,
relativa alla dotazione della cambusa di bordo e utilizzata di solito
per conservare olive, una pisside a vernice nera, forse un calamaio,
frammenti di piatti e coppe, dimostrano trattarsi di un carico in buone
condizioni di conservazione.
Oggi questi resti
scheletrici di antichi pesci risultano per noi preziosi, in quanto ci
informano di antiche preparazioni di salse, che le vasche degli
stabilimenti per la lavorazione del pesce delle coste siciliane -ma
soprattutto magrebine, possibile origine del carico di Porto Palo- assai
di rado conservano.
Ormai siti tanto omogenei
comprendenti un cumolo di anfore integre a così bassa profondità,
appaiono assai rari, per non dire unici lungo le nostre coste.
(Comunicazioni preliminari del Prof. Gianfranco Purpura, 1997 - Univ. Palermo)
ORARI
dal martedì alla domenica dalle ore 9:00 alle ore 13:00 e dalle ore 15:30 alle ore 19:30
giornata di chiusura il lunedì
sito istituzionale
Piazza Vittorio Emanuele III
92013 MENFI (AG)
Italia
© 2023 Polizia Locale Menfi