Per il mancato rispetto delle regole comportamentali sin qui indicate, possono verificarsi gli incidenti stradali. Tali incidenti si collocano purtroppo tra le principali cause di morte in Italia e ancora più allarmante, è il dato che in tali situazioni si trovino sempre più spesso coinvolti i giovani. Naturalmente anche sulla strada, come per tutti i tipi di eventi accidentali, è importante e necessario l'intervento di "Primo Soccorso".
Cosa è il "Primo Soccorso"
•È
il "primo aiuto" da prestare ad individui vittime di incidenti prima
dell'arrivo di un soccorso specializzato e qualificato quale un medico o
l'ambulanza.
•E
necessario in tale circostanza saper compiere alcuni atti semplici e
precisi, onde evitare di peggiorare le condizioni dei soggetti
coinvolti.
•È
indispensabile che il primo soccorritore, al termine del suo
intervento, faccia una completa relazione al medico o a chi, più
esperto, seguirà l'infortunato.
Quindi, qualora ci si
trovi in presenza di un incidente stradale, bisognerà chiamare
urgentemente un soccorso qualificato e soprattutto in incidenti gravi è
consigliabile non tentare di spostare l'infortunato ma occorre lasciarlo
fare ai soccorritori specializzati.
Bisognerà in ogni caso
ricordare che, se non si è veramente sicuri di poter agire
correttamente, è preferibile astenersi da eventuali interventi.
Che situazioni si potrebbero presentare?
In caso di incidente l'infortunato potrebbe avere manifestazioni di diversa gravità, quali:
•ferite ed emorragie;
•ustioni;
•traumi cranici o della colonna vertebrale;
•shock;
Le ferite sono lesioni
della pelle o della mucosa da cui esce del sangue; diventano più gravi
se per la cattiva disinfezione penetrano dei batteri che provocano così
una infezione. Durante gli incidenti stradali è molto comune che si
verifichino delle ferite che potrebbero essere da taglio, lacerazioni,
oppure delle escoriazioni. Tali manifestazioni non mettono in pericolo
immediatamente la vita dell'infortunato perché la perdita di sangue che
si ha non è, di solito, abbondante e in generale si arresta
spontaneamente. L'emorragia, invece, è caratterizzata da fuoriuscita di
sangue abbondante con lacerazione di vasi (arterie o vene) o di organi
molto vascolarizzati, con la possibilità di causare immediatamente delle
situazioni a rischio per la sua vita, come Io shock che vedremo più
avanti.
Come bisognerà comportarsi in presenza di...
•piccole ferite: pulire la zona con acqua corrente, procedere a disinfettare e a medicare;
•ferite
più ampie e più sanguinanti: procedere con il tamponamento con garze
sterili oppure con fazzoletto pulito; in alcuni casi sarà necessario
comprimere non sulla ferita, ma "a monte" ovvero in alto rispetto alla
ferita per favorire la chiusura del vaso leso, ovvero la "coagulazione"
del sangue;
•emorragia
estesa e soprattutto se provocata da lesione dei vasi degli arti: sarà
necessario applicare sempre a monte, un laccio emostatico di gomma, o,
in emergenza, anche una cravatta, una cintura. lì laccio è un estremo
rimedio da usare solo in casi eccezionali quando non si riesce ad
arrestare il flusso sanguigno e non può essere applicato per molto
tempo.
N.B. non toccare con le
mani la ferita e la medicazione, usare sempre guanti o altro: cioè
necessario per garantire la protezione sia dell'infortunato che del
soccorritore da eventuali infezioni.
Le ustioni
Sono causate da una
azione violenta del calore che danneggia i tessuti; se una ustione
interessa più del 10 % della superficie corporea cessa di essere un
fenomeno locale e può mettere in pericolo la vita dell'infortunato per
il conseguente shock e stato tossico. Bisognerà:
•se
il corpo dell'infortunato è ancora circondato da fiamme, avvolgerlo con
una coperta o con altro tessuto pesante, a disposizione, non
infiammabile o eventualmente farlo rotolare sul pavimento o sulla
sabbia.
•raffreddare
immediatamente la lesione per evitare che l'ustione interessi i tessuti
più profondi, per alleviare il dolore, il gonfiore e per prevenire Io
shock; il metodo più efficace di raffreddamento consiste nel far
scorrere dolcemente e a lungo dell'acqua fredda sulla parte ustionata.
•non togliere gli abiti infiammati;
•non mettere cotone idrofilo, ma stendere solo un telo sterile o almeno pulito
Il trauma cranico
In caso di incidenti
rappresenta una evenienza decisamente grave e drammatica, in quanto può
comportare una lesione delle strutture ossee craniche o del cervello;
potrà manifestarsi con sintomi che vanno dalla cefalea, pallore, nausea e
vomito a perdita di coscienza e/o perdite ematiche o di liquidi
dall'orecchio o dal naso. In particolare se l'infortunato è incosciente,
ovvero svenuto, bisognerà:
•chiamare subito un soccorso qualificato, un'ambulanza;
•porre in posizione laterale di sicurezza;
•non dare da bere;
•non mettere cuscini sotto la testa;
•non schiaffeggiare;
•non lasciare mai incustodito il traumatizzato e non alzare mai gli arti.
In questo tipo di
incidente sarà consigliata la posizione laterale di sicurezza. E' una
posizione utile se la vittima di incidente ha la funzione cardiaca
regolare, se è incosciente e respira, se vomita e se deve essere
lasciata temporaneamente incustodita. L'infortunato, posto su un fianco,
con il capo iperesteso e con la bocca aperta, manterrà le vie aeree
libere e la lingua non ricadrà indietro ed il vomito potrà inoltre
fuoriuscire liberamente all'esterno, senza soffocarlo. La posizione
laterale di sicurezza deve essere assolutamente evitata se si sospetta
un trauma della colonna vertebrale.
Trauma della colonna vertebrale
I sintomi che possono far
sospettare tale danno sono dolori al collo, alla schiena, formicolii e
talora perdita di sensibilità degli arti. Bisognerà in tale situazione:
•chiamare subito un soccorso qualificato, in particolare un'ambulanza;
•nel frattempo non spostare assolutamente l'infortunato;
•non dare da bere.
Sono tutte misure "cautelative" che permettono di evitare ulteriori danni gravissimi ed irreparabili.
Lo shock
Può seguire a grandi. ed
importanti emorragie, disidratazioni, traumi ed emozioni. Si tratta di
una situazione improvvisa e gravissima in cui si ha una importante
alterazione del sistema cardiocircolatorio, con in particolare, una
riduzione della pressione arteriosa che può portare un minor arrivo di
sangue ad organi vitali come il cuore, cervello, polmoni..., provocando
quindi la loro sofferenza o morte. Il Primo Soccorso consisterà
nell'adottare la Posizione antishock. L'infortunato va posto supino, con
le gambe inclinate di 20 - 30 gradi rispetto alla testa perché in tale
posizione affluisce più sangue al cervello e al cuore. Bisognerà
inoltre:
•slacciare gli indumenti stretti;
•coprire con coperte o altro per tenere caldo;
•non mettere seduto;
•non somministrare liquidi o alcolici;
•in tale situazione bisognerà chiamare con urgenza l'ambulanza e ricoverare l'infortunato in Ospedale;
•bisognerà
sempre sorvegliare la sua attività cardiaca e respiratoria per essere
eventualmente pronti con la rianimazione (Per la loro complessità si
tralasciano in questo testo tali manovre).
Gli interventi sopra descritti non esauriscono, infatti, la vasta gamma di atti di primo soccorso ma sono solo i più semplici per evitare l'aggravarsi delle lesioni. Comunque, se si hanno dubbi sulle modalità dell'intervento necessario, si ribadisce l'opportunità di astenersi da qualsiasi azione e rivolgersi urgentemente a persone più qualificate.
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